Costa Smeralda

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Costa Smeralda la storia – Nel 1960 alcuni operatori economici, sotto la guida del principe ismailita Aga Khan Karim, decisero di realizzare in quest’area assolutamente solitaria ed incontaminata, un importante insediamento turistico, la cui caratteristica principale sarebbe stata quella di rispettare il più possibile la natura straordinaria dei luoghi, edificando esclusivamente costruzioni a basso impatto ambientale inserite organicamente nel paesaggio. Un progetto lungimirante, culturalmente molto valido e controcorrente: in quegli anni si fabbricavano edifici solo secondo le regole del cosidetto Movimento moderno, della”nuova” architettura del dopoguerra che tutti purtroppo conosciamo e che ancora oggi sopportiamo nelle periferie dei paesi, delle città e lungo gran parte delle coste del Continente. Questi uomini venuti da lontano crearono lo stile smeraldino, ispirato in parte dalle caratteristiche costruzioni della Sardegna contadina, in grado di inserirsi bene nelle incontaminate vedute, fra le rocce e la vegetazione della costa. Oggi vediamo confermata quella felice intuizione: il turista moderno desidera sempre più fare le vacanze nella natura incontaminata, nuotare nel mare pulito e trasparente, e soprattutto soggiornare in insediamenti realizzati con cura ed originalità.

La strada panoramica della Costa Smeralda attraversa l’entroterra solitario che si stende da sud alle spalle delle varie spiagge di Cala Razza di Giunco, della spiaggia Petra Ruia e della spiaggia di Liscia Ruia . Le spiagge della Cala Razza di Giunco sono al confine sud della Costa Smeralda, in territorio di Olbia, presso la roccia granitica scolpita con il nome e il simbolo del Consorzio. Il primo arenile è la bella spiaggia Rena Bianca, a breve distanza dalla strada (accesso con breve tratto sterrato). La strada panoramica porta al bivio sotto il villaggio di Abbiadori; prendendo a destra (sud-est) si può raggiungere la spiaggia di Liscia Ruia, con una strada sterrata (deviazione a destra prima della discesa). L’accesso a Liscia Ruia è regolamentato (dal 1993) contro l’eccessivo affollamento ed il rischio di incendio. Proseguendo sulla strada asfaltata si giunge a Cala di Volpe, splendida insenatura formata dal promontorio di Capriccioli, con varie spiagge ed il famoso hotel Cala di Volpe, dalla bellissima architettura movimentata da portici, arcate, ponti, inserito perfettamente nel paesaggio: una delle prime (1963) e più famose costruzioni della Costa. Poco oltre l’hotel, una deviazione a sinistra (nord) conduce alla spiaggia di Romazzino, dove sorge il bel hotel Romazzino. Il nome della zona è ispirato dal rosmarino selvatico (“romasinu” in dialetto gallurese). Nella costa poco più a sud è assolutamente da visitare l’incantevole spiaggia di Portu di Li Coggi. A nord, lascogliera di Monte Zoppu incombe sul Porto Liccia, e costituisce una suggestiva quinta alle bellissime ville della località, insieme alle prospicienti isole di Mortorio e Soffi, raggiungibili facilmente via mare (da Porto Cervo e da Cala di Volpe), per godere delle solitarie scogliere e dell’incantevole Cala di Ponente nell’isola Mortorio. Alle spalle di Cala di Volpe si stende il verde prato del Pevero Golf Club uno dei più bei green a 18 buche del mondo; la vista (dalla strada per il Pevero Golf Club) dello scenografico percorso, disteso tra il Golfo Pevero o Golfo Pero e la Cala di Volpe è sorprendente, per il magnifico contrasto del vasto prato verde con le distese di rocce e di macchia mediterranea.

Dalla strada panoramica, voltando a sinistra (nord), è possibile ricongiungersi (con splendide visuali verso il mare) con la strada Arzachena-Porto Cervo presso l’abitato di Abbiadori, recentemente sviluppatosi turisticamente grazie alla sua posizione. Voltando a destra (nord-est), ancora con vista stupenda verso il mare del Golfo Pevero (deviazione a destra, est, per la spiaggia del Pevero) e le isole Nibani si raggiunge in breve Porto Cervo , il centro più importante e più famoso, la “capitale” della Costa Smeralda; il nome Porto Cervo è stato ispirato dalla conformazione geografica dell’insenatura, costituita da ben cinque ramificazioni. In quella sud-orientale sorge il così detto Porto Vecchio , centro storico del paese perché fu il primo ad essere costruito nel 1963: è sempre affollato di grandi barche e bellissimi velieri, e lo si può ammirare dalla graziosa (e famosa) piazza, detta la Piazzetta, dove d’estate si danno appuntamento, molti personaggi del bel mondo internazionale e innumerevoli turisti. Hotel di lusso, case e ville pittoresche, circondate dal verde dei giardini e dalla macchia mediterranea, sorgono tutt’intorno all’insenatura Più recente (1976) è la costruzione, nel ramo ovest, di Porto Cervo Marina: vasto e attrezzatissimo porto turistico con 600 posti barca, su cui si affacciano le particolari architetture della Torre (in granito e basalto) e dello Yacht Club Costa Smeralda, facenti parte dell’insediamento Marina di Porto Cervo. È consigliabile il giro delle banchine per ammirare le più belle barche del Mediterraneo. È anche d’interesse panoramico la visita alla chiesetta Stella Maris, in puro stile smeraldino, presso il vecchio insediamento e scenograficamente inserita sul versante meridionale del poggio, aperto verso la marina. Altre località rinomate della Costa Smeralda sono (più a nord) Liscia di Vacca con l’hotel Pitrizza, di cui si ricorda soprattutto la famosa piscina ricavata fra le rocce davanti all’hotel. Nei pressi, il villaggio Bagaglino a Liscia di Vacca, con architetture di stile eclettico, che si specchiano su laghetti artificiali. Ancora belle spiagge, un mare dal colore smeraldo che bagna rocce levigate di una delle più affascinanti coste d’Europa e del mondo, si trovano a Cala Granu e nel vicino Capo Ferro. Sul lato ovest del promontorio di trova Cala del Faro, bell’insediamento con ampia spiaggia. Queste località si visitano partendo da Porto Cervo Marina, e lasciandosi a destra la via per il porto. Poco più ad ovest dell’accesso stradale per Pitrizza e Liscia di Vacca, un secondo grande roccione granitico presso la strada indica la fine (per chi si dirige verso Baia Sardinia) dei territori ricadenti nel Consorzio Costa Smeralda.

Nel 1960 il principe ismailita Aga Khan Karim decise di realizzare in quest’area assolutamente solitaria ed incontaminata della Sardegna la Costa Smeralda.
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