Isola di Mortorio

Isola di Mortorio

Isola di Mortorio

L’isola Mortorio si staglia con il suo caratteristico profilo proprio davanti a Romazzino. Scoscesa e rocciosa, dunque diversa dall’isola Soffi, più piatta, consente per la disposizione delle sue due cale (l’orientale e l’occidentale) di fare il bagno in acque sempre calme, con qualunque vento. Di formazione granitica e dalle coste assai frastagliate si estende per una superficie di circa 0,6 km² e di aspetto montuoso raggiunge la quota massima di 77 metri sopra il livello del mare. La sovranità comunale sull’isola è rivendicata dai comuni di Arzachena e La Maddalena, anche se l’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena ne ha lenito il contenzioso.

Sull’isola, completamente disabitata, nel XVIII secolo furono rinvenuti dei resti umani. Secondo lo storico Fara, si tratta dell’esito di una battaglia navale tra Pisani e Genovesi, in continua lotta per il dominio della Sardegna settentrionale. Secondo altre fonti (gli Annali di Pisa) si tratterebbe invece dei resti di una battaglia sostenuta da Genovesi e Pisani, per una volta alleati contro l’emiro musulmano Mujāhid al-Āmirī detto Museto o Mugetto. Tale battaglia, svoltasi nel 1016, alla fine del periodo storico della Sardegna dei Giudicati, segna proprio l’inizio dell’ingerenza politica di Genova e Pisa sulla Sardegna. Quest’ultima teoria sull’origine del nome è ulteriormente avvalorata dallo storico musulmano al-Himyari, secondo il quale l’isola si chiamerebbe Isola dei Martiri proprio a causa del naufragio di alcune navi al seguito del pirata Mujāhid al-Āmirī.
L’isola venne abitata, alla fine del Settecento e per pochi anni da coloni genovesi, i Bertoleoni, prima che gli stessi si spostassero più a sud, sull’isola di Tavolara in cerca di un’isola più ospitale e ricca di risorse.

Sono numerosi le specie, anche di interesse comunitario, che nidificano sull’isola, tra le quali quali il gabbiano corso e il falco pellegrino, salvaguardati dall’istituzione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, del quale l’isola fa parte. L’isola è ricca di vegetazione, prevalentemente bassa macchia mediterranea e ginestre. L’isola di Mortorio un’area a massima tutela ambientale, per quanto riguarda sia la zona terrestre (classificata come TA) che lo specchio acqueo che circonda l’isola (classificato MA); per tale ragione l’accesso ai mezzi nautici e lo sbarco delle persone dell’isola è totalmente interdetto e soggetto a controlli e sanzioni amministrative da parte del Corpo Forestale e di vigilanza ambientale regionale [1]. Nel 2010 l’Ente gestore del Parco Nazionale ha denunciato[2] alcune frodi relative alla riscossione, da parte di ignoti, di un biglietto quale corrispettivo d’ingresso per l’autorizzazione all’accesso all’area del Parco stesso. Sebbene ciò avvenga abitualmente nell’area marina del Parco, ciò non è ovviamente possibile nelle aree sottoposte a tutela integrale (come l’area marina compresa tra l’isola di Razzoli e quella di Santa Maria, l’area di Punta Rossa a Caprera e le altre isole minori di fronte alla Costa Smeralda), poiché in tali aree la navigazione e la sosta sono vietate.

Isola di Mortorio sita a nord est della Sardegna. La sovranità comunale sull'isola è rivendicata dai comuni di Arzachena e La Maddalena.
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