Papassini

Papassini

Papassini

Papassini croce e delizia dei buongustai che non rinunciano ai sapori tipici.

 
I papassini sono un dolce tradizionale natalizio sardo, che ovviamente vengono declinati in infiniti modi. È forse il dolce di cui esistono più versioni in tu a la Sardegna. Dal sud al nord dell’isola le decine di ricette esistenti sono accomunate da un unico aspetto: il periodo dell’anno in cui vengono preparati.
 
Ingredienti: 1kg di farina, 6 uova, 400gr di zucchero, 250gr di strutto, 400gr di uva sultanina, 400gr di noci, scorza di limone grattugiata, 2 bustine di vanillina e 2 bustine di lievito. Le dosi delle noci e dell’uvetta possono variare a seconda dei gust
Preparazione: si sistema la farina a fontana, si mettono al centro le uova, lo strutto, lo zucchero e si impasta aggiungendo gli altri ingredienti. Dopo aver ottenuto un impasto omogeneo, si staccano dei filoni di pasta, si appiattiscono con le mani e si tagliano a forma di rombo. Riempita la teglia si infornano finchè non assumono una colorazione dorata. Una volta terminata la cottura di tutti i papassini, si prepara la glassa (chiamata in gallurese cappa), che verrà utilizzata per ricoprire i biscotti.
La cappa si ottiene montando metà albume di un uovo, a cui si aggiunge lentamente lo sciroppo preparato facendo bollire 250dl di acqua con 300gr di zucchero. Quando la consistenza diventa densa lo sciroppo è pronto.I papassini sono così pronti per essere incappati e decorati a piacere ad esempio utilizzando diavolini di cioccolato colorati.
 
Curiosità: la preparazione dei dolci natalizi rappresenta, nello stazzo gallurese, un momento di vita e di aggregazione molto importante. Durante questo periodo, infatti, più famiglie si riunivano e la preparazione impegnava per diversi giorni. Tutti i dolci venivano cotti nel forno a legna la cui temperatura doveva essere controllata con maestria per non rischiare di cuocerli troppo (abbampàlli ).
Li papassini sono un dolce tradizionale natalizio Gallurese, che ovviamente vengono declinati in infiniti modi, per molti veri e propri ricordi d’infanzia.
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